Diario di una giornata particolare tra alte vette, senza essere esperti.
Andare in alta montagna senza essere esperti é possibile? Come si fa? E dove?
Continua a leggere questa mia breve pagina di blog e lo scoprirai.
Alpi Albanesi 12 luglio 2021
La novità è che qui a Theth, nel cuore delle Alpi albanesi, anche chi è un po’ pigro o non troppo in forma può arrivare molto in alto e realizzare un sogno.
Infatti, un mito che proprio negli ultimi tempi ho avuto modo di sfatare è quello di pensare che la montagna sia una meta solo per esperti, giovani, coraggiosi e dalla prestanza fisica.
Certamente non mi riferisco a scalare pareti rocciose o altre attività come parapendio o percorsi con altissimo dislivello, ma semplicemente di godersi la bella sensazione di vivere immersi in grandi panorami montuosi ad una certa altezza.
Un vero paradiso godibile da tutti perché le Alpi Albanesi permettono di arrivare molto in alto grazie alle strade costruite negli ultimi tempi, ricavate intorno alla montagna, fino ad arrivare ad altezze che superano i 2500 m.
NORD ALBANIA
Siamo nel Nord dell’Albania – Si arriva prima a Scutari, direzione Koplik, poi si prosegue per Theth.
E si comincia a salire, dapprima gradatamente tra vaste coltivazioni di salvia e lavanda, poi il paesaggio diventa a poco a poco montano e l’occhio comincia a spaziare tra il verde della vegetazione che si fa sempre più intenso.
Si sale sempre più e ci si inerpica lungo numerosissimi tornanti che, seppur stretti, sono facilmente percorribili grazie al fondo di asfalto.
A questo punto si potrà anche guardare in basso e così come dal finestrino di un aereo che sta decollando, tutto apparirà minuscolo: case, laghi, foreste strade. Lungo la strada sono stati allestiti anche alcuni “balconi panoramici” per permettere di scattare foto veramente suggestive.
Una breve sosta al Colle di Thore e ci si trova immersi completamente nel Parco Nazionale di Theth.
Il Parco, con una superficie di circa 2630 ettari, ad un’altitudine che va dai 600 agli oltre 2000 metri, si presenta in tutta la sua selvaggia ed incontaminata bellezza.
Piacevolmente storditi da tanta naturale bellezza, si arriva all’ultimo tratto, prima di arrivare al villaggio, lungo circa 15 Km, dove la stretta strada di terra è attualmente in mano agli operai per essere allargata e asfaltata. Qui ad ogni passaggio di auto si è avvolti da una spessa nuvola di polvere ma oramai si è quasi arrivati e quello che poi si presenta davanti ai nostri occhi è un panorama così bello da togliere il fiato.
Le altissime vette sono proprio lì, ad un passo e sembra di poterle toccare e abeti e faggi formano fitti boschi verdi anche ad una alta quota.
“ Quasi il 90% dell’area del parco è coperto da alberi di faggi, fornendo l’ombra per molti diversi tipi di fiori come il Wulfenia baldacci, scoperto dal botanico italiano Baldacci. Affascinante, questo fiore si trova solo a Theth. La fauna è altrettanto ricca quanto la flora, che si distinguono per la famosa aquila reale e rreqebull (lince).http://www.turismo.al
IL VILLAGGIO DI THETH
Sull’ampia vallata, attraversata dal cristallino torrente Thethi, è adagiato il piccolo villaggio di Theth con le caratteristiche vecchie case in pietra e dai tetti aguzzi e spioventi. Abbiamo già detto che arrivarci in auto non è un problema, sempre che non soffriate di mal d’auto a causa delle tante curve ma vi servirà un’auto un po’ alta e con buoni ammortizzatori per superare sterrati improvvisi, ciottoli o buche.
Il villaggio di Theth è formato da tipiche case di montagna sparpagliate un po’ qua e un po’ là sul fondo valle.
Basta una semplice camminata costeggiando il torrente, (percorso piuttosto pianeggiante) e si arriva al simbolo di questo villaggio che è una piccola chiesa le cui foto appaiono su tutti i depliant turistici della zona. Per dimostrare di essere arrivati a Theth è d’obbligo farsi una foto con sullo sfondo questa chiesetta costruita originariamente nel 1892 che ha una storia davvero interessante e con un sacerdote che nel 1917 la adibì anche a scuola.
Proseguendo la camminata e seguendo il percorso segnalato, si arriva alle cascate di Grunas alte 25-30 metri. Questo percorso richiede più di un paio d’ore ma alcuni gestori di Guest House offrono per pochi euro, un servizio di avvicinamento con le loro auto.
Per chi vive nel villaggio la vita è scandita secondo i ritmi naturali delle stagioni, del sole e dell’acqua che si disperde lungo i pendii delle montagne in mille rivoli.
Gli abitanti sono semplici ed accoglienti ed hanno trasformato le loro case per poter accogliere i turisti. Lì dove prima vivevano antiche famiglie patriarcali oggi il viaggiatore, attratto da tanta incontaminata bellezza, trova un letto e del buon cibo tradizionale per vivere al meglio la sua esperienza.
E poi, l’aria fresca arriva sulla pelle come una ventata di salute e si respira a pieni polmoni.
Abbiamo lasciato in città il caldo opprimente e tanto sudore ma qui di sera c’è bisogno di coprirsi con una felpa e un pantalone lungo, se non si vuol sentire troppo freddo.
I ragazzi della Guest House, dopo la cena, accendono un fuoco all’aperto e intorno ad esso, tra il silenzio delle montagne che vegliano sopra le nostre teste e la luna che rischiara l’intera vallata, fare amicizia e condividere emozioni è davvero naturale.
La giornata è finita e addormentarsi in quel grande silenzio con le immagini di ciò che abbiamo vissuto ancora impresse negli occhi è un’esperienza che, anche con tutta la volontà del mondo, non riuscirei a descrivere perché questa semplice avventura è sì a portata di tutti ma per godersela bisogna viverla.